Airbnb si lancia nell’hardware

Come evitare che l’account Airbnb venga hackerato
27 Aprile 2017
Nuova tassa sugli affitti brevi – Tassa Airbnb
3 Maggio 2017
Mostra tutto

Quando una persona pensa ad Airbnb pensa, giustamente, ad una piattaforma software che mette in comunicazione chi possiede una casa con chi vuole partire ed essere ospitato in quella casa.

Esattamente, una soluzione software, non hardware.

Sembra invece che, stando ad una domanda di brevetto presentata pochi giorni fa, Airbnb si voglia lanciare anche nel mercato dell'hardware andando a sviluppare quella che potrebbe essere la soluzione a tante frustrazioni sia dei viaggiatori che degli host.

Quando si ospita qualcuno che viene dall'estero la prima domanda che ci si pone è: come posso comunicare con questo ospite non appena atterra all'aeroporto? Cosa succede se non trova una connessione wifi o non ha un piano dati sul telefono che gli permette di usare internet anche all'estero?

Airbnb vuole risolvere questo problema presentando una soluzione hardware che permette ai viaggiatori di avere un dispositivo che li rende capaci di comunicare con l'host, scaricare le informazioni di viaggio e svolgere altre azioni basilari che rendano il viaggio più sicuro senza avere una connessione dati.

Come funziona il modem beam

Questo concept hardware di Airbnb consta di tre parti: un client (come un iPhone), un modem "beam" (nella foto) e un server API.

Prima di partire, nel momento in cui l'utente ha una buona connessione ad internet, il modem riceve le informazioni dal server API relativo al viaggio che sta per fare. Queste informazioni vengono passate dal modem al dispositivo client (smarpthone) che a sua volta le memorizza nella propria unità di memoria.

Quando l'utente arriva a destinazione il modem invia una semplice richiesta al server API che abilita di fatto il client a visualizzare tutte le informazioni di viaggio come le mappe, i punti di interesse (musei, ristoranti, attrazioni turistiche) e le indicazioni su come raggiungere l'appartamento prenotato su Airbnb. Non ultimo permette la comunicazione testuale con l'host.

Il vantaggio è che le informazioni sono già memorizzate sul dispositivo e la trasmissione dati necessaria a far funzionare il tutto è veramente minima in quanto tutto è stato già memorizzato sul client attraverso il modem.

Al momento il modem beam è ancora un concept per il quale è stata inviata una domanda di brevetto. Ad oggi non è ancora chiaro se e quando verrà sviluppata una soluzione del genere. Tuttavia, se questa fosse realmente realizzata, potrebbe rappresentare una vera svolta in termini di asset per Airbnb.

Immaginate di avere in mano uno strumento che vi permetta di comunicare con l'host, avere tutte le mappe a disposizione e tutti i punti di interesse senza doversi "sbattere" nel cercare una connessione wifi del posto o dover pagare per il roaming all'estero.

Mentre Airbnb pensa a sviluppare questa soluzione, prova a dare un'occhiata al mio corso dove spiego come mantenere le comunicazioni con i clienti in maniera efficiente così da evitare problemi comuni dovuti ad errori grossolani.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*